Le parole delle Azzurre alla vigilia della prima Discesa di Crans Montana.

Sofia Goggia: “Ho fatto due buone prove, ma sappiamo che si può migliorare tantissimo, ci sono zone del tracciato in cui sono in grado di migliorare, e anche il vento ha mischiato un po’ le carte. Mi presento con il pettorale di leader in Discesa ma non ci penso, ragiono gara per gara, siamo ancora troppo lontani per fare qualsiasi calcolo, pensiamo solamente ad andare forte e mettere fieno in cascina. La sfida di questa settimana è stimolante, perché con due Discese e un SuperG sarà importante, oltre allo sforzo fisico, avere il giusto approccio mentale. La vittoria è bella ma è da assorbire dal punto di vista della gestione, qui l’obiettivo è quello di avere tre giorni al top da questo punto di vista”.

Federica Brignone: “Sono qui per cercare di esprimermi come sono capace, cosa che in questo mese non mi è riuscita tanto bene. Io pretendo sempre molto da me stessa, probabilmente mi sono messa addosso un po’ di pressione nelle ultime settimane, che mi ha portato a sbagliare di più e a gareggiare non più per vincere, ma per non fare errori. Qui la pista mi è sempre piaciuta negli anni scorsi, in realtà ero venuta qui in vista soprattutto del SuperG di domenica, però fisicamente mi sento bene e sto lavorando tantissimo, ho tanta energia in corpo e nei due giorni di prove mi sono divertita molto, per cui ho deciso di gareggiare anche venerdì e sabato.

Marta Bassino (nella foto, da Instagram): “Mi sono presa un giorno in più di riposo perché avevo bisogno di tirare il fiato dopo le due vittorie di Kranjska Gora. Venivamo da un periodo abbastanza intenso perché ero partita da casa il 3 gennaio e fino a domenica scorsa è stata una lunga volata, vedere i miei familiari per qualche ora mi ha fatto bene. Venerdì sarò in gara, poi vedremo in base alla prestazione se sarà il caso di gareggiare anche sabato, prima del SuperG di domenica. La pista è molto bella, c’è un tratto centrale pianeggiante dove devo difendermi e oggi ho pure trovato abbastanza vento, era importante mettere il piede in pista per capire alcun passaggi e rifinire il tutto a video, con l’obiettivo di tirare fuori una buona prestazione”.

Elena Curtoni: “E’ una pista che conosco molto bene, ci sono passaggi ciechi da fare in sicurezza, dove occorre sapere quale direzione prendere, il resto è tutto da attaccare, affrontare in spitna. Ci sono delle belle curve, sinora le cose stanno andando bene, ottengo piazzamenti con costanza, però sento di avere risultati ancora più importanti che già potevo raggiungere a St. Anton, dove purtroppo ho commesso degli errori. Sono sicura che arriveranno presto”.

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