Che i Mondiali di Cortina fossero partiti in salita, lo si era già capito dalla pioggia mista a neve che aveva un po’ mortificato la cerimonia di apertura e dai primi tre giorni senza gare, sempre a causa del meteo avverso.

Poi le tracciature non proprio gradite a tutti del SuperG e della Discesa maschili e infine oggi il Parallelo.

Un Parallelo disputato su due tracciati palesemente diversi, con un vantaggio per chi correva sul rosso che poteva essere stimato anche in 70-80 centesimi, specialmente nelle manche finali. Situazioni che andavano a pareggiarsi, visto che i concorrenti si scambiavano i tracciati nelle due manche? Non proprio, visto che il distacco massimo che era possibile infliggere all’avversario nella prima prova era limitato a 50 centesimi. Di conseguenza era avvantaggiato chi gareggiava per primo sul blu, ossia quello sfavorito, con la possibilità di recuperare poi con gli interessi anche il distacco massimo.

Poi il regolamento, che cambia continuamente e che spesso nemmeno gli addetti ai lavori riescono a tenere a mente, con situazioni poco chiare: la medaglia d’oro è stata assegnata ex equo alle due atlete che in finale hanno ottenuto lo stesso tempo, ma in semifinale si fatica a capire come mai Tessa Worley, nelle stesse condizioni, sia stata eliminata da Marta Bassino. Certo, le motivazioni ci sono, purtroppo non sono di immediata comprensione, in particolare per chi di sci non si intende molto.

Dopo lo sfogo dei giorni scorsi di Mikaela Shiffrin, che lamentava di aver dovuto attendere per ore la sua premiazione, ecco cosa ha detto oggi una Federica Brignone (nella foto – ©Zenoni) decisamente infuriata, eliminata nei quarti proprio da Marta Bassino.

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