Parla Dominik Paris, vincitore della Discesa di Garmisch-Partenkirchen disputata oggi.

“Ho fatto un bel passo in avanti dalle gare di Kitzbuehel – ha detto Paris -, sono riuscito a ritrovare la mia sciata e così si che mi diverto”.

“Nelle ultime settimane abbiamo lavorato un po’ sulla tecnica e impostato una piccola cosa sul materiale, che mi ha dato un po’ di sicurezza in più e che mi ha fatto essere più solido in pista. Ho trovato più scioltezza e maggiore fiducia. Avevo già qualche idea su come migliorare e poi abbiamo fatto un po’ di test e mi è sembrato di avere trovato la via giusta. Ho proseguito con l’allenamento ed è arrivato il risultato. Sembra semplice ma non lo è”.

“Non è più il tempo di parlare dell’infortunio: sto bene, il ginocchio è a posto. Mancava la sciata, ma per come mi sono sentito oggi penso che sia passato tutto. Ora credo di essere messo veramente bene sugli sci: tutto è molto equilibrato, la mia tecnica e i materiali, tutto fila dritto”.

“L’esperienza sicuramente ti dà una mano nel fare le cose, però alla fine conta il momento della gara, quando apri il cancelletto e devi andare e devi farlo bene”.

“La pista di Cortina è un po’ diversa da quella che abbiamo trovato qui a Garmisch. Qui è più tosto, è molto buio. A Cortina penso che troveremo una neve diversa, perché ne è scesa davvero tanta. Ma è sempre così in Discesa, ogni pista ha il suo carattere e per quello è importante capirla e studiarne i passaggi chiave. Cortina è una pista nuova per tutti e penso che saranno davvero importanti le tre prove per conoscerla. E’ una pista un po’ corta, che non perdona l’errore. Meglio conoscerla bene prima di fare la gara”.

“Quando ho tagliato il traguardo io speravo di essere sul podio, ma non ne ero così certo. Dopo la prova di ieri ho avuto più confidenza e ho capito bene dove attaccare. Poi però, la pista devi sciarla e non sai mai come hanno sciato gli altri. Speravo in un podio, ma è stata una sorpresa la vittoria”.

“Ho tagliato il traguardo è ho visto il verde del cronometro. Ci ho messo un attimo a realizzare. Ho riguardato e sono partite le emozioni. Poi mi sono detto: ‘Finalmente, era ora’. E’ stato molto bello”.

“I miei due punti di riferimento rimangono famiglia e musica. Con la situazione che abbiamo, quando finisco con le gare vado a casa e non mi muovo più. E’ davvero importante”.

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