Alex Vinatzer conferma il brillante risultato ottenuto nella prima manche dei Campionati del Mondo Juniores di Slalom sulla pista Aloch di Pozza di Fassa, mantenendo autorevolmente il primo posto della classifica nella seconda frazione.

L’altoatesino si laurea così Campione del Mondo Juniores della specialità precedendo l’americano Benjamin Ritchie di 1″38 e il belga Sam Maers di 1″46.

Perde invece sei posizioni Pietro Canzio, che conclude al 12° posto. Quattordicesima piazza per l’altro Azzurro Matteo Franzoso.

Vincere non è mai scontato, anche quando sei il favorito numero uno. Alex Vinatzer, che in questa stagione ha trionfato pure in Coppa Europa, si presentava forte dell’argento conquistato l’anno scorso a Davos, alle spalle di quel gran talento di Clement Noel che appena un mese fa ha battuto due volte Marcel Hirscher, a Wengen e a Kitzbühel. L’altoatesino classe 1999, con un anno di esperienza in più, ha dimostrato di non avere rivali: nella prima manche ha rifilato oltre un secondo a tutti, nella seconda ha attaccato ancora nonostante l’enorme vantaggio.

Un risultato del genere mancava all’Italia esattamente da vent’anni, quando nel 1999 Max Blardone, poi rivelatosi da adulto uno straordinario gigantista, vinse lo Slalom di Pra Loup. Prima di lui ci erano riusciti già Roger Pramotton, Sergio Bergamelli e Luigi Tacchini che regalarono alla Nazionale tre trionfi tra i pali stretti in quattro edizioni tra il 1987 e il 1990. Vinatzer scrive il suo nome nell’albo d’oro confermando di essere il futuro della Nazionale nella specialità: non a caso fu convocato per le Olimpiadi l’anno scorso, non a caso ha cominciato questa stagione vincendo a Levi in Coppa Europa, non a caso è stato protagonista assoluto del meraviglioso bronzo mondiale ad Are nel Team Event di parallelo.

Il suo palmares, insomma, era già ricchissimo: al tricolore Juniores in Gigante del 2018 e al doppio oro conquistato agli Eyof di Erzurum nel 2017, quando fu il migliore in Slalom e in Gigante, Vinatzer aggiunge un’altra medaglia dal colore più pregiato. In Val di Fassa ha vinto, anzi, ha stravinto a modo suo: attaccando. Lo ha fatto nella prima manche, quando è partito con il pettorale numero 4 facendo la differenza sul muro, lo ha fatto persino nella seconda, su un tracciato ovviamente un po’ segnato anche per le temperature molto alte e il vantaggio da gestire (1″13) era davvero cospicuo. Ha sciato un po’ con il freno a mano tirato solo nella prima parte, poi è andato di nuovo a tutta, al punto da aumentare il distacco sui rivali.

Nella foto (FISI): Alex Vinatzer.

La classifica dei primo 20 arrivati:

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