Il Comitato Veneto FISI ha effettuato un bilancio della stagione 2019-2020 della squadra femminile dello sci alpino, con un’intervista all’allenatore responsabile Paolo Boldrini.

Paolo, come potremmo sintetizzare il lavoro svolto?

«Il Comitato ha deciso di alzare il livello qualitativo del programma di lavoro, così ho effettuato un po’ meno giornate di lavoro estivo/autunnale ma tutte basate su qualità estrema. Ho lasciato la prima parte di lavoro addestrante agli sci club, anche perché è un lavoro molto  diversificato, ma comunque ero presente nelle prime 2/3 uscite in cui sono andato a trovare i club, ho discusso con allenatori, con atleti sul lavoro futuro da seguire. Ci siamo uniformati ancora meglio e ho avuto ancora più la possibilità di passare il tempo a parlare con le atlete. In seguito con grande collaborazione degli allenatori dei club, si è lavorato con uscite più specifiche rivolte allo SL, al GS e abbiamo lavorato direi molto bene anche sulla velocità.  Durante il periodo invernale abbiamo lavorato costantemente sul preparare le gare del circuito GPI, il focus e le energie devono essere tutte indirizzate là».

Come hai trovato il livello tecnico e organizzativo delle gare del GPI?

«Direi che tutte le gare sono state organizzate bene e con sforzi enormi. Il livello qualitativo è sempre stato molto buono, così come la partecipazione. Colgo l’occasione per ringraziare sia lo Sci club Cortina e sia lo Sci club Druscié che hanno organizzato quattro gare del circuito a casa nostra dando una grossa mano ai nostri atleti».

Cosa pensi del circuito Coppa Veneto Energiapura?  

«Ne penso bene, è il circuito base del nostro movimento che deve essere da stimolo  per tutti i nostri ragazzi. E’ un primo passaggio per mettersi in mostra ed essere giudicati. A livello organizzativo quest’ anno ho visto un ulteriore passo avanti con gare più curate e tecnicamente migliori. Siamo riusciti a organizzare anche una gara di Discesa e questo è un fatto molto positivo. Dunque bravi, anzi molto bravi, tutti gli sci club organizzatori. Un plauso va anche alla struttura del Comitato che ha seguito e supportato costantemente tutte le fasi del circuito, dalla preparazione allo svolgimento delle gare sul campo».

Soddisfatto del lavoro svolto? Che voto daresti alla stagione delle tue ragazze?

«Partiamo da Federica Lani: a lei posso dare 10, ha vinto il GPI velocità dunque sarà inserita in squadra nazionale. Credo che insieme al suo allenatore di riferimento, Turra, non abbiamo sbagliato niente con lei e non era facile in quanto usciva da un infortunio e il tempo era contato. Se Federica è stata l’atleta che più si è  messa in evidenza, non dimentichiamo che attorno sta crescendo un bel gruppo che comunque ha dato anche a lei un continuo stimolo per crescere. Lo testimonia il fatto che, stando al punteggio ancora ufficioso, dovremmo essere il terzo comitato. Il bottino parla di 2 vittorie e 4 secondi posti nel circuito, siamo cresciuti in tutte le discipline, soprattutto in velocità, e stiamo pian piano progredendo anche in Slalom. Avevamo una atleta a punti due anni fa, quest’anno ne abbiamo sette. Ma soprattutto, e credo sia la cosa più importante, sta migliorando la voglia e la mentalità giusta per affrontare il circuito GPI, gare difficili e stressanti. Un voto complessivo per la squadra? Un bell’8».

Come atleta top di stagione immaginiamo tu possa indicare la Lani. C’è stata forse qualche ragazza dalla quale ti aspettavi di più?

«Sì, Lani atleta top. Mi aspettavo di più da Rech e Costato: sono le due più esperte del gruppo e anche se con storie diverse non riescono a fare quel salto di qualità che serve. Ottime giornate qua e la ma senza la continuità che serve a un certo livello. Si è cercato anche con scelte forti di dargli quella scossa in più che serve. Per il futuro da loro voglio di più: hanno le potenzialità per fare bene, anzi molto bene».

Cosa pensi del lavoro svolto dagli sci club regionali?

«Credo ci sia un gruppo di sci club che lavora molto e bene, con grandissimi sforzi. Siamo riusciti ad avere un’ ottima collaborazione da parte loro e questa collaborazione deve continuare, anzi se possibile essere ancora più stretta».

Hai qualche idea per il futuro? Cosa vuoi fare per migliorare ancora?

«Il futuro l’avevo già organizzato qualche tempo fa, con la situazione odierna dobbiamo capire quando e cosa possiamo fare, dobbiamo trovarci con gli sci club e nel tempo che avremmo a disposizione è obbligatorio ottimizzare al massimo il lavoro. E’ un momento complicato ma se saremo tutti molto ma molto uniti e sincronizzati nelle scelte non ci saranno problemi».

Avete lavorato anche con i Children. Come può svilupparsi questa attività?

«Stiamo sviluppando un lavoro al fine di preparare al meglio soprattutto i ragazzi dell’ultimo anno Allievi al passaggio alla categoria Aspiranti. Abbiamo svolto dei raduni in stretta sinergia con gli allenatori di club. L’obiettivo principale è quello di lavorare per preparare il futuro di questi ragazzi, per aiutarli a essere pronti quando si cominci a fare sul serio, ovvero quando iniziano le gare Fis. Troppo spesso degli atleti ritenuti molto bravi nello sci club si sono dimostrati non pronti per le gare Fis, dobbiamo prepararli meglio…»

Nella foto (Comitato Veneto FISI): Paolo Boldrini.

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